tag:blogger.com,1999:blog-3075514956539399791.post5121162623436463438..comments2023-10-21T10:41:39.196+02:00Comments on Synallagma, di Enzo Rotini: Pena e retribuzioneEnzo Rotinihttp://www.blogger.com/profile/14090676318158944705noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-3075514956539399791.post-42564724830165165832006-12-19T22:47:00.000+01:002006-12-19T22:47:00.000+01:00Caro Fredastir,
per somma grazia ed esplicazione ...Caro Fredastir,<br /><br />per somma grazia ed esplicazione veterotestamentaria del concetto di giustizia-risanatrice, cito testuale il concetto biblico della Tsedaqah=rettitudine, quale significato occidentale di giustizia e pena, nella teologia dello Jahvista.<br />Lo Jahvista che fa uso all'inizio dei suoi scritti (Genesi) della denominazione divina di Jahvé, descrive, attraverso le antiche tradizioni orali, di come l'armonia originaria del Paradiso sia stata rotta, dopo la creazione dell'uomo, dalla sua disubbidienza nei confronti del Creatore. Già i primi capitoli della Genesi presentano l'uomo come trasgressore della Legge. Difatti, a seguito della sua condotta, in Adamo, suo modello e tipo, luomo esperimenta la sua esistenza successiva come contraddittoria, lacerata, a se stessa alienata. La sua originaria identità di grazia (immagine del Paradiso) è spezzata dal suo rifiuto. Questa è per lui la conoscenza peggiore. Di fronte al tribunale di Jahvé tuttavia, nella cacciata dal Paradiso, Adamo fa un'esperienza fondamentale: dopo tale censura della sua vita, di cui è responsabile, Dio non lo abbatte. Sebbene Jahvé annunci la morte, quale effetto della disubbidienza, il peccato originale non sfocia nella morte di Adamo. Questi prova il giudizio di Jahvé, ma tale giudizio non lo fa morire, non lo annienta! Anzi, è Jahvè che cerca Adamo nel giardino: "Adamo, dove sei? Non è il colpevole Adamo che si rivolge a Dio; egli piuttosto si nasconde. Dio deve cercare Adamo! Adamo non si nasconde solo dinnanzi a Dio, ma anche dinnanzi alla sua colpa: egli cerca di superarla facendola ricadere su Eva (e questa, a sua volta, sul serpente). <br />(Eugen Wiesnet - Criminologia - Giuffrè Editori - Milano 1987).<br />Ciò significa che Adamo ed eva mettono in pratica una difesa nei confronti della colpa! <br />E' quello che dovrebbe fare lo Stato e noi tutti nei confronti di chi ha sbagliato. Ti pare?Enzo Rotinihttps://www.blogger.com/profile/14090676318158944705noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3075514956539399791.post-18779690424923197062006-12-19T19:43:00.000+01:002006-12-19T19:43:00.000+01:00"pene come l'ergastolo, abbrutimento della società..."pene come l'ergastolo, abbrutimento della società odierna, dovrebbero essere abolite"<br />caro Catullo non solo sei un'idealista, ma sei anche ingiusto;<br />ingiusto verso la vittima che ha subito un danno grave (punito appunto con l'ergastolo).<br />Per quanto mi riguarda sono d'accordo con i vecchi santi che auspicavano:<br />"Sant'Agostino e San Tommaso d'Aquino sostengono la liceità della pena di morte sulla base del concetto della conservazione del bene comune. L'argomentazione di Tommaso d'Aquino è la seguente: come è lecito, anzi doveroso, estirpare un membro malato per salvare tutto il corpo, così quando una persona è divenuta un pericolo per la comunità o è causa di corruzione degli altri, essa viene eliminata per garantire la salvezza della comunità (Summa Theologiae II-II, q. 29, artt. 37-42). Il santo sosteneva tuttavia che la pena andasse inflitta solo al colpevole di gravissimi delitti, mentre all'epoca veniva utilizzata con facilità e grande discrezionalità."<br />GENTE DEL TERZO MILLENNIO...MEDITATE..MEDITATE<br /><br />FredastirAnonymousnoreply@blogger.com