Dopo una scarpinata con i miei cari e vecchi scarponi, mi ero seduto sulla cima di un colle e rimiravo il panorama, davanti e sottostante. Bellissimo! Verdi colline, in lontananza, montagne a tinte ipsometriche chiaro-scuro e cappello bianco. Sotto, un fiume di acque impetuose, combatteva la sua battaglia, attraverso vortici, mulinelli, deviazioni repentine, ma senza mai uscire dal suo greto, protetto dalle sponde. Vicino a me, seduta, una donna angelica. Subito ho pensato di essere nell’al di là e di essere stato preso per mano, dall’angelica fanciulla, per essere accompagnato e introdotto al cospetto del Divino, nel mondo immateriale. Intanto, io dall’alto vedevo me stesso e Beatrice, ascoltavo i nostri dialoghi, ero divertito! Le parole erano chiare: sei pronto? Il grande evento ti attende. Ti dirò una cosa importante, presta molta attenzione. Intanto, una musica soave riecheggiava nella vallata. Certo…, ma cosa dobbiamo fare? Dove si va? Fremevo, dall’alto osservavo me stesso in trepidazione e piacevole attesa. Poi, ad un tratto, un forte rumore, tutto svanì, mi svegliai dalla “pennichella” pomeridiana, indispettito dall’aspirapolvere, guidato con destrezza dalla padrona di casa. Mia moglie mi stava invitando, già da un po’, a lasciare la “postazione”. Mi resi conto che era un sogno! Mi stropicciai gli occhi, mi riassettai, mi alzai e mi sistemai per tornare a lavoro. Ma che sogno! dentro, fuori dal sogno, cosciente di dormire mentre parlavo e sognavo paesaggi meravigliosi.
Credo proprio che sognare, anche ad occhi aperti, sia uno dei misteri della vita che ci aiuti a portare avanti la nostra esistenza verso l’esito predestinato.
Credo proprio che sognare, anche ad occhi aperti, sia uno dei misteri della vita che ci aiuti a portare avanti la nostra esistenza verso l’esito predestinato.