sabato 7 aprile 2007

E' Pasqua!


La domenica della Pasqua cristiana è mobile, viene fissata di anno in anno nella domenica successiva al primo plenilunio successivo all' Equinozio di Primavera, il 21 marzo, dal IV secolo. Nei secoli precedenti potevano esistere diversi usi locali sulla data da seguire, tutti comunque legati al calcolo della Pasqua ebraica. In particolare alcune chiese dell'Asia seguivano la tradizione di celebrare la pasqua nello stesso giorno degli ebrei, senza tenere conto della domenica, e furono pertanto detti quartodecimani. Ciò diede luogo ad una disputa, detta controversia quartodecimana, fra la chiesa di Roma e le chiese asiatiche.
La chiesa cattolica sceglie la data della Pasqua (in base al Calendario gregoriano, introdotto da Papa XIII, il 1582) tra il 22 marzo ed il 25 aprile. Infatti, se il 21 marzo c’è luna piena ed è sabato, sarà Pasqua il giorno dopo, il 22 marzo; se invece è domenica, il giorno di Pasqua sarà la domenica successiva, il 28 marzo. Invece, se il plenilunio avviene il 20 marzo, quello successivo si verificherà il 18 aprile, e se questo giorno fosse per caso una domenica occorrerebbe aspettare la domenica successiva, cioè il 25 aprile.
La chiesa ortodossa, invece, segue il calendario giuliano, promosso da Giulio Cesare, nel 46 a. C., e basato sul ciclo delle stagioni, quindi la data della pasqua può variare dal 4 aprile all’ 8 maggio e la differenza con la Pasqua cattolica è di 13 giorni.
La Pasqua è preceduta da un periodo preparatorio di astinenza e digiuno, della durata di quaranta giorni, chiamato Quaresima che inizia il Mercoledì delle ceneri; l'ultima settimana del tempo di quaresima é detto Settimana santa, periodo ricco di celebrazioni e dedicato al silenzio ed alla contemplazione. Comincia con la Domenica delle Palme che ricorda l'ingresso di Gesù in Gerusalemme; qui fu accolto trionfalmente dalla folla che agitava in segno di saluto delle foglie di palme. Per questo motivo nelle chiese cattoliche, durante questa domenica, vengono distribuiti ai fedeli dei rametti di olivo benedetto (segno della passione di Cristo).
Gli ultimi giorni della Settimana Santa segnano la fine del tempo di Quaresima e l'inizio del Triduo Pasquale. La Messa del giovedì mattina è la Messa del Crisma, in cui il Vescovo consacra gli olii santi (Crisma, Olio dei catecumeni) ed Olio degli infermi), degli olii che serviranno durante tutto il corso dell'anno rispettivamente per celebrare le cresime e i battesimi, ordinare i sacerdoti e celebrare il sacramento dell'Unzione degli infermi. L'Ora Nona del Giovedì Santo conclude il tempo di Quaresima ed il Triduo Pasquale inizia la sera del giovedì, con la Messa in Coena Domini; questa fa memoriale dell'Ultima Cena consumata da Gesù nella sua vita terrena, nella quale furono istituiti l'Eucarestia e il ministero sacerdotale e fu consegnato ai discepoli il Comandamento dell'Amore. Durante questa Santa Messa si svolge la tradizionale lavanda dei piedi e vengono 'legate' le campane (le campane non possono suonare dal Gloria della messa del giovedì sera al Gloria della Veglia di Pasqua). In questo giorno è inoltre tradizione, non certificata dalla dottrina, compiere il suggestivo giro delle sette chiese, andando ad adorare i sepolcri allestiti in sette chiese vicine. Il venerdì santo non si celebra l'Eucarestia: la liturgia è incentrata sull'adorazione della Croce e la Via Crucis. Il sabato santo, unico giorno dell'anno in cui non si amministra la Comunione salvo come viatico, è incentrato sull'attesa della solenne Veglia di Pasqua che si celebra fra il tramonto del sabato e l'alba del Nuovo Giorno. Inoltre il Sabato Santo è l'unico giorno dell'anno senza alcuna liturgia, ed è perciò detto "aliturgico". Non soltanto non può essere somministrata la Comunione, ma non si celebra nemmeno la Messa e, di solito, nelle chiese i tabernacoli sono spalancati e privi del Santissimo. Che viene conservato in sacrestia. Gli altari sono spogli, senza fiori e paramenti e un senso di lutto pervade tutta l'area del tempio.
La Pasqua cristiana è in stretta relazione con quella ebraica, in cui si celebra la liberazione degli Ebrei dall'Egitto ad opera di Mosè. La parola Pasqua infatti significa passaggio: Pesach appare nella Torah (Antico testamento). Dio annuncia al popolo di Israele, schiavo in Egitto, che lui lo libererà e ordina al popolo d’Israele di marcare gli stipiti delle loro porte con sangue d’agnello. Per gli Ebrei è il passaggio dalla schiavitù alla libertà mentre per i cristiani dalla morte fisica e spirituale alla nuova Vita Eterna. I due principali comandamenti legati alla festa di Pesach sono: cibarsi di matzah (pane non lievitato) e la proibizione di nutrirsi di qualsiasi cibo contentente lievito durante l'intero periodo della festività. In epoca antica ve ne era un terzo: l'offerta dell'agnello nella sera del giorno 14 del mese ebraico di Nissan ed il cibarsi quella stessa notte del sacrificio di Pesach. I comandamenti sono stati trasformati in una cena particolare chiamata seder celebrata nelle prime due sere della festa, in Israele solo il primo giorno.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Del messaggio per la Quaresima di Benedetto xvi, mi ha colpito particolarmente questa frase "La Croce rivela la pienezza dell'amore di Dio"E' nel mistero della Croce che si rivela la potenza incontenibile della misericordia di Dio.Egli ha accettato di pagare un prezzo altissimo:il sangue del suo Unigenito Figlio.
La risposta che il Signore desidera da noi è innanzitutto che noi accogliamo il suo amore e ci lasciamo attrarre da Lui.Accettare il suo amore, però non basta,occorre corrispondere tale amore ed impegnarsi poi a cominicarlo agli altri.
Buona Pasqua a tutti

Anonimo ha detto...

Le celebrazioni della settimana santa sono le più importanti ed anche coinvolgenti per il mondo cristiano.Se vissute con animo libero e puro, si riesce a percepire il messaggio d'amore che Dio ci ha voluto mandare sacrificando il suo Unico Figlio.Ho partecipato alla Via Crucis nella mia comunità parocchiale e in particolare mi ha toccato la Stazione in cui Cristo deposto dalla Croce viene posto nel grembo della Madre.
Il mio pensiero è andato subito all'immagine della Pietà di Michelangelo,questa meravigliosa e immensa opera:il bellissimo volto di Maria che con uno sguardo pieno d'amore e dolore,guarda il suo Unico Figlio morto.Ogni volta che vado a Roma e mi trovo davanti alla Pietà mi vengono i brividi e mi chiedo come può un pezzo di marmo comunicare delle sensazioni così profonde e grandi. Ho anche pensato a tutte quelle mamme che devono sopportare il dolore di perdere un figlio (pensiamo alle stragi del sabato sera) Ho provato angoscia, moltissima angoscia !
Oggi è una bellissima giornata di sole, è veramente festa. E poi la luce fa venire il buon umore a tutti.Buona Pasqua.
P.S. Catullo è ora che togli il piumino , si spera che il freddo sia passato:la tua immagine richiede una foto più solare!!!!

Anonimo ha detto...

Spiritualità vera nelle tue parole, ma io osservo, un pò distaccato, veramente, che dall'ascesa, alla guida della Comunità cattolica, di questo Papa, la Chiesa di Roma abbia fatto un grande salto nel passato, che definirei, a buona ragione, "indietro tutta". Quanto detto si può osservare col ritorno "facoltativo" alla messa in latino, al veto posto contro i Dico (o con noi! O contro di noi!, mi ricorda qualcuno e qualcos'altro), al cambiamento di 13 stazioni della via crucis. Quest'ultimo cambiamento elimina la tradizione e fonda il suo essere nella teologia. Ergo: via il popolo dalla chiesa riservata agli intellettuali (cl?). E' il Medio Evo, comunque: buona pasqua da un tradizionalista.